“THE IDEA IS THE KING AND THE EXECUTION IS THE QUEEN”
Così lo scorso anno, proprio in occasione del Festival di Cannes della pubblicità, si eraespresso Geoff Edwards, cofounder & executive creative director dell’agenzia americanaDojo, quando gli avevamo chiesto che importanza attribuiva all’idea rispetto allaesecuzione. Si tratta di una mirabile frase da scolpire che sintetizza e da una valutazionemolto positiva del lavoro fondamentale svolto dalle case di produzione e di postper rendere ancora più bella e più efficace l’idea creativa. In particolare poi se ci riferiamoal mercato italiano dello spot dove le nostrane Cdp e Post sono chiamate in questoperiodo ad un compito estremamente difficile a causa della persistente crisi cheprovoca riduzioni consistenti di budget a cui fa seguito una più serrata competizione construtture veloci e agili (con pochi costi fissi) e ancora, una riduzione dei margini. Vi èpoi da considerare che, in giro, di buone idee creative se ne vedono poche. Comunquemeno che in passato. Quindi il compito di realizzare un film in modo brillante e tecnicamenteperfetto può, in molti casi, rendere più efficace la comunicazione anche inpresenza di una creatività debole. La creatività vive infatti, oggi,un momento di incertezzagenerato soprattutto dall’evoluzione impressionante di Internet che ha cambiatoil ruolo dei consumatori facendoli diventare protagonisti, dando loro molta più importanzae cambiando conseguentemente il modo di comunicare con essi. Ma le difficoltàche incontrano le nostre cdp sono legate anche ad altri fattori quali il clima di insicurezzadel rapporto cliente-agenzia che si proietta anche sul mondo della produzione,l’elevato costo delle Troupe, le tasse micidiali come ad esempio l’IRAP (grava sui salarie proprio per questo si può dire che soltanto una mente distorta poteva inventarla), legare condotte in modo irrazionale e con troppe cdp, i pagamenti troppo lunghi (maletipicamente italiano). Sono fra gli ostacoli più importanti che incontrano sul loro camminole cdp, ultimo anello debole della catena che malgrado ciò riescono ancora a renderemolto più piacevole di come potrebbe essere la odierna pubblicità televisiva. Forseper attutire queste difficoltà potrebbe essere utile riaprire, per quanto difficile, il discorsoassociativo. In ogni caso anche il Festival di Cannes ha riconosciuto il ruolo fondamentaledelle cdp nella comunicazione pubblicitaria avendo istituito, ormai da moltianni, il premio per la migliore casa di produzione e, più recentemente, la categoria FilmCraft Lions. Il nuovo media dei media, e cioè Internet può però aprire nuove opportunitàper le case di produzione, ad esempio per la realizzazione di virali e di contenutitelevisivi online. Così alcune cdp e Post hanno organizzato strutture apposite per affrontarequesto nuovo mercato, che, anche se caratterizzato da budget molto limitati puòessere un’utile diversificazione. Come, ormai da diversi anni, questo Annual è presenteal Festival di Cannes della pubblicità per poter dare visibilità alle più interessanti struttureche operano nell’ambito della comunicazione pubblicitaria televisiva. Come sempreoltre alle schede di pratica consultazione in grado di delineare il profilo, le caratterischee gli ultimi lavori delle case di produzione, di post produzione e dei servizi per la pubblicitàe la tv figurano i censimenti degli operatori suddivisi per settore di attività. Questoannual costituisce, per chi opera nel mondo della comunicazione, un utile e per quantopossibile completo strumento di lavoro da conservare. Preghiamo anche coloro che nonfossero presenti su questo fascicolo di inviarci i loro dati essenziali e aggiornatiper poterli inserire sulla prossima edizione. Arrivederci al Palais des Festival di Cannesdove la caccia al leone possa fornire buone soddisfazioni per l’Italia. Buona lettura!
Roberto Albano