IL VALORE FONDAMENTALE DELLA QUALITÀ
In un mondo che cambia così repentinamente, in particolare nel mondo della comunicazione,una cosa rimane sempre fondamentale: è il valore della qualità nella produzione deifilm pubblicitari. E questo, malgrado la crisi economica che spinge le aziende a risparmiarel’impossibile agendo in particolare sui budget pubblicitari con conseguenze sia suifee delle agenzie sia sui margini delle cdp in costante diminuzione. In una situazione delgenere le cdp più valide riescono a mantenere comunque alta la qualità. Anzi spesso inmancanza di un’idea geniale è la produzione a supplire, riuscendo nell’impresa di produrreun film comunque gradevole e di forte impatto grazie all’esperienza dell’executiveproducer, alla interpretazione creativa dell’idea da parte del regista e a immagini di altaqualità da parte del direttore della fotografia. Certo, la presenza di un’associazione potrebberegolamentare meglio questo settore dando dei riferimenti utili. Ma le esperienzeprecedenti di Anipa prima (in particolare quella degli ultimi anni) e di APP poi non hannodato buon esito per i gravi dissidi fra le cdp più importanti e quelle minori, dovuti alla impossibilitàdi trovare dei denominatori comuni e generando un mercato senza regole. In unmercato del genere anche gli utenti pubblicitari disorientati hanno cominciato a diffidaredelle agenzie e delle cdp favorendo nel mercato la figura del Cost Controller. A questo siaggiunga che in Italia le cdp si sobbarcano fasi di lavoro che non sono proprie delle casedi produzione, devono fare i conti con un costo del lavoro molto elevato, una tassazioneesorbitante a causa sopprattutto dell’Irap, pagamenti biblici ed eccessiva burocrazia. Anchei budget dirottati sul web con i video online non sono in grado di compensare la riduzionedi produzioni classiche. Tutto ciò che si fa sui social in termini video è legato a un bassocosto data anche la semigrautità media. Insomma ci sembra che questo sia un periodo nonproprio felice per le cdp e che possibili evoluzioni positive siano legate a un utilizzo massicciodi nuove tecnologie, a un mercato meno frammentato e maggiormente regolato e allaconsapevolezza che occorre produrre con costi ridotti rispetto al passato proseguendo a produrre,come si fa oggi, con una qualità elevata. Qualche schiarita poi sembra arrivare conil dato leggermente positivo sul PIL del secondo trimestre. Indubbiamente si è ancora lontanida una crescita economica in grado di riflettersi positivamente nel mondo della comunicazione.Questo fascicolo è distribuito anche al Festival di Cannes della Comunicazione,giunto alla 61ª edizione. Il ruolo delle cdp è infatti stato sottolineato da questo importanteevento dall’istituzione della categoria Film Craft Lions e dal premio per la migliore cdp, quest’ultimopresente ormai da molti anni. Si tratta di un vero e proprio Annual basato su appositeschede di facile consultazione da parte di direttori creativi e utenti pubblicitari. Si trattadi schede che mettono in rilievo i profili e i servizi offerti da strutture che non hanno nienteda invidiare a quelle estere. L’Annual prende in esame le case di produzione, le case dipost produzione, i service cinema e tv, le case di produzione audio, le case di produzionemusicali, le film commission e le location. Completano il volume i censimenti di ogni categoriaincludendo in aggiunta a quelle precedentemente indicate le agenzie di casting emodel management. Questo importante lavoro ha un suo riscontro anche sul nostro sito‘mediakey.tv’ dove figureranno per un anno le stesse schede rappresentate in questo fascicolo.Proprio per le difficoltà e l’impegno richiesto nell’impostare questo Annual e per renderlosempre più attuale e aggiornato chiediamo la collaborazione alle società che nonfossero presenti o che avessero cambiato le loro coordinate di inviarci i loro dati aggiornati.Sarà nostra cura inserirli nella prossima edizione del censimento. Buona Lettura!
Roberto Albano