E ‘finalmente’ uscimmo a riveder le stelle
Ci siamo presi un po’ di libertà riguardo all’ultimo verso dell’Inferno dantesco che permette però di descrivere abbastanza bene la situazione della crisi probabilmente alle spalle: la più lunga che si ricordi insieme alla conseguente lunga crisi del mercato pubblicitario. Un Prodotto Interno Lordo che è aumentato nel 2015, si stima, dello 0,8% e che, secondo il governo, salirà all’1,6% nel 2016, fa da sfondo positivo a un miglioramento dei dati relativi al mercato pubblicitario. Secondo Nielsen, il 2015 si chiude con un incremento dell’1,8% se si considera l’Advertising Online nella sua totalità. Se dovesseropoi proseguire le tendenze in atto, sostiene Nielsen, la crescita prevista per il 2016 dovrebbe essere di circa il 3,5%-3,6%. Insomma questa volta dovrebbe essere davvero la volta buona per l’uscita dagli inferi della crisi che ha coinvolto pesantemente anche gli operatori della comunicazione. È vero che quest’anno l’Expo ha dato una bella mano agli investimenti pubblicitari, stimata sempre da Nielsen in circa 90 milioni aggiuntivi, ma per il 2016 a dare un aiuto forse anche più consistente ci sarannogli Europei di calcio (Parigi 15 giugno-10 luglio) e le Olimpiadi di Rio de Janeiro (dal 5 al 21 agosto). A livello dei singoli mezzi nel 2015 si evidenziano le performance dell’Out of Home (+10%), della Radio (+8,2% ) e del Digitale (+8,5% ), mentre la Tv appare piuttosto statica come valore complessivo (+0,5%) anche se le tv satellitari dovrebbero incrementare in misura maggiore. La Stampa nel suo complesso arretra del 6%. Ma vediamo ora come vanno le cose a livello mondiale e a livello dellesingole grandi aree geografiche e, soprattutto, come si posiziona l’Italia. Grazie al rapporto Advertising Expenditure Forecasts del settembre 2015, realizzato da ZenithOptimedia di Londra, e messoci a disposizione come ogni anno, abbiamo potuto avere un’ampia visione di come va l’advertising a livello mondiale e in particolare la situazione italiana in rapporto agli altri Paesi. È così che si nota come l’Italia stia retrocedendo. Secondo il rapporto di ZenithOptimedia, nel 2004 l’Italia era posizionata alsesto posto dopo Usa, Giappone, Germania, Gran Bretagna, Cina e, fino ad allora, l’Italia aveva mantenuto abbastanza bene la posizione. Poi il crollo a partire dal 2008. Infatti nel 2014 la troviamoall’undicesimo posto sopravanzata anche da Brasile, Francia, Corea del Sud, Australia e Canada. Una proiezione al 2017 ci fa scivolare al dodicesimo posto superati anche dall’Indonesia. Rispetto all’incremento registrato dall’Italia nel 2015, che ZenithOptimedia stima all’1,4% (rispetto al +1,8% previsto da Nielsen), il mondo nella sua totalità cresce del 4% mentre a livello di grandi aree geografiche la graduatoria in termini di incremento sul 2014 vede in testa l’America Latina con l’8,7%(grazie a Messico e Argentina), l’Asia-Pacifico con il 5,7%, soprattutto grazie alla Cina che ormai presenta un investimento pubblicitario estremamente elevato di 73.689 milioni di dollari (otto volte il budget italiano), secondo soltanto agli USA (182.726 milioni di dollari) e all’India che cresce del 14,6%. Segue poi il Nord America con il 3,5% e l’Europa Occidentale con il 2,8%. Scostamenti negativi invece per Europa Centrale e Orientale (-5,8%) a causa delle sanzioni per la Russia che arretra del 14,1% e dell’Ucraina che dimezza gli investimenti pubblicitari. Anche l’area del Medio Oriente e Nord Africa presenta una diminuzione del 4,4%. A livello media, la situazione vede internet in fortissima accelerazione tanto che sta per raggiungere la raccolta pubblicitaria della televisione. In dieci anni internet è passato da una share del 6,9% al 28,8% in Nord America, dal 5,5% al 32,9% in Europa occidentale (superando la televisione) e dal 6,4% al 32,5% nell’area Asia-Pacifico. Prosegue ancorala contrazione dei Quotidiani e Periodici e in misura minore degli altri mezzi a parte l’OOH che si difende abbastanza bene. Vi lasciamo alla seconda parte dove presentiamo con pratiche schede le Agenzie di comunicazione, seguite dalle New Media Agency e quindi dalle Agenzie Media, dalle Concessionarie dipubblicità e dagli Enti e associazioni. L’ultima parte è dedicata ai censimenti che per essere sempre aggiornati necessitano della collaborazione dei diversi operatori che preghiamo di segnalarci le possibili inesattezze o i cambi di indirizzo o comunque delle loro coordinate. Sicuri di ritrovarci con un 2016 più prospero per tutti coloro che amano, come noi, questo bellissimo mondo che è la comunicazione, vi auguriamo i più cari auguri di buone feste e di un felice anno nuovo stracolmo di successi.
Roberto Albano