Non ci resta che crescere
Se prendiamo la curva disegnata dal cappello di Napoleone
che poi è simile a quella del grande matematico tedesco Gauss, possiamo proprio
dire di essere arrivati al suo punto più basso con la grave caduta
dell’economia, dei consumi e degli investimenti pubblicitari. Così, seguendo
l’andamento di questa curva non ci resta che crescere. Per chiarire meglio
questo concetto vediamo come sta andando l’economia e come è il trend degli
investimenti pubblicitari. A fine anno è previsto dall’Istat un crollo pari
all’8,9% del PIL (da 1.787,7 miliardi a circa 1.630 miliardi) con un debito
record spaventoso che vola a 2.580 miliardi, che supera una volta e mezza il
PIL (158,2%). Per quanto riguarda gli investimenti pubblicitari ci soccorre la
Nielsen con i dati giunti fino al momento in cui andiamo in stampa e che si
riferiscono a fine ottobre. La pubblicità ha perso il 14,1% in totale con
perdite significative dei vari mezzi: Tv –13,7%, Quotidiani –18,5%, Periodici
–39,9%, Radio –27,3%, Internet –4,9%, Outdoor –45,5% e Transit –53,9%. Qualche
nota positiva nel buio del momento c’è per alcuni settori merceologici come le
Telecomunicazioni, Gestione Casa e Toiletries, almeno per il singolo mese di
ottobre dove hanno registrato una crescita notevole che potrebbe proseguire
fino a fine anno. Le stime Nielsen per l’intero 2020 prevedono un leggero
recupero, tale da portare le perdite a un –12%, rispetto a un –8,9% del PIL.
Avendo superato, per fortuna con successo, diverse crisi precedenti, posso dire
che in generale gli investimenti pubblicitari fanno segnare dati molto peggiori
quando le cose vanno male e dati molto migliori quando l’economia cresce. Così,
se il prossimo anno è prevista una crescita del PIL del 4%, vi sono molte
probabilità che gli investimenti pubblicitari crescano in maggiore misura,
magari intorno al 6% o all’8%. Più ottimista è l’Associazione delle Agenzie UNA
che prevede addirittura una crescita del 13%. Ci auguriamo tutti naturalmente
che le cose vadano così e cioè che la pubblicità possa raggiungere, come
sostiene UNA, i livelli molto vicini all’investimento del 2019. Vi proponiamo
quindi un lungo servizio centrato proprio sugli investimenti pubblicitari che
evidenzia in modo approfondito l’andamento e le previsioni. Il volume speciale
che avete fra le mani è dedicato principalmente alla presentazione delle
strutture della comunicazione attraverso pratiche schede che è possibile
consultare anche sul nostro sito
www.mediakey.tv dove saranno fruibili per un
anno intero. Di notevole utilità è anche la parte relativa alla panoramica
delle associazioni del settore, che evidenzia il lavoro e le iniziative
realizzate. Da UPA,Utenti Pubblicità Associati, a Confindustria Intellect, la
Federazione della Comunicazione, Consulenza, Ricerche e Web Publishing, ad
Adico, Associazione per la Direzione Commerciale, Vendite e Marketing, a IAB,
Interactive Advertising Bureau, ad Assirm, l’associazione degli Istituti di
ricerca, a Ferpi, Federazione delle Relazioni Pubbliche, a IAP Istituto di
Autodisciplina Pubblicitaria, a FCP Federazione Concessionarie Pubblicità, alle
Società super partes che rilevano le audience e le readership (Auditel,
Audipress, Audiweb, AudiOutdoor), alle associazioni dei mezzi come Fieg, Anes,
AAPI e per finire a Pubblicità Progresso, la Fondazione per la Comunicazione
Sociale. Chiude il volume l’indice analitico con le strutture della
comunicazione. Le coordinate di alcune società riportate potrebbero essere
inesatte a causa delle difficoltà di entrare in contatto con gli operatori,
dovute soprattutto al difficile periodo in cui stiamo vivendo e lavorando. A questo
proposito saremmo grati ai lettori, nel caso trovassero delle inesattezze per
le strutture riportate o per quelle mancanti, di informarci in modo da rendere
più preciso il nostro lavoro per la prossima edizione inviando una mail a:
simona.saccone@mediakey.it. Convinto che con il prossimo anno possa esserci una
ripresa notevole del nostro settore vi porgo, insieme al team di Media Key, i
più sinceri auguri per un 2021 ricco di successi. Buona lettura!
Roberto Albano