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FASTWEB: DOPO I 100 VINCE ANCHE I 200 (MEGABIT)

La cover di questo fascicolo preannuncia l’arrivo delle Olimpiadi previste in Brasile dal 5 al 21 agosto. Usain Bolt, l’uomo più veloce di tutti i tempi, attuale campione olimpico dei 100 e 200 metri e della staffetta 4x100, oltre a essere il protagonista più atteso delle prossime Olimpiadi, è anche il testimonial della comunicazione Fastweb. Un testimonial perfetto, un’azzeccatissima scelta per promuovere e sottolineare la grande sfida di Fastweb per la banda ultralarga. Con un budget di ben 500 milioni, Fastweb si pone l’obiettivo di coprire il 50% della popolazione italiana che potrà navigare a 200 megabit al secondo. Si tratta di un grande contributo che il leader della fibra si propone di dare al recupero del ritardo del nostro Paese per quanto riguarda il web. Un ottimo lavoro di advertising che ha visto insieme Luca Pacitto, Responsabile della comunicazione di Fastweb, l’agenzia Take guidata da Marco Di Marco e BRW Filmland per quanto riguarda la produzione dello spot. Un’altra comunicazione video ha attirato la nostra attenzione per l’originalità determinata da una doppia creatività quella dell’agenzia Red Cell e quella del regista Leone Pompucci: si tratta del film ‘Fantasyteam’ realizzato per DFS Italia. Lo spot presenta una nuova e innovativa piattaforma di gioco denominata appunto Fantasyteam dove l’utente diventa un allenatore virtuale creando una o più formazioni, schierandole poi contro più avversari. Ci saranno poi vere e proprie statistiche al fine di decretare il valore dei calciatori. Un’interessante iniziativa di marketing-commmunication centrata a livello media soprattutto sui social e anche sull’offline come ha osservato Niccolò Caramatti, Amministatore Delegato di DFS Italia. Il fascicolo che avete fra le mani è dedicato in particolare ai protagonisti dello spot: i direttori creativi delle agenzie e i leader delle case di produzione, suddivisi in due Special Report. Il primo riguarda i depositari della creatività che con le loro idee danno luogo alla base su cui si regge il film. Il secondo riguarda coloro che realizzano e concretizzano in un film le idee e cioè le case di produzione. Soltanto una grande intesa fra creativi e case di produzione, senza trascurare l’apporto importante delle case di post produzione, può dar luogo a un grande ed efficace film pubblicitario. In questo fascicolo figurano altri servizi molto interessanti come la nostra indagine sui giovani registi italiani che stanno facendo ritornare alla ribalta il cinema di genere, di cui un tempo eravamo maestri, e che potrebbero essere assai interessanti anche per la comunicazione televisiva pubblicitaria. Fra questi citiamo Gabriele Mainetti (Lo chiamavano Jeeg Robot), Matteo Rovere (Veloce come il vento), Fabio Guaglione e Fabio Resinaro (Mine), Sidney Sibilia (Smetto quando voglio), che hanno girato film dal respiro internazionale, in grado di competere con i film americani pur restando ben ancorati alla nostra cultura. Altri servizi sono dedicati a Unapost, l’associazione della case di post produzione, attraverso l’intervista al suo presidente Agostino Pellegrino che fa il punto sul mercato delle Post; a Show Reel, specializzata nella creazione di contenuti, e al Branded Entertainment. Concludono il fascicolo lo studio quali-quantitativo dell’Osservatorio Social Tv, realizzato in partnership con SWG, dove emerge come la tecnologia e il web favoriscano una nuova centralità televisiva, e il lancio di Viceland che ha l’obiettivo di catturare l’attenzione degli under 35. Buona Lettura!

Roberto Albano

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